Attività sociali

IL CONTRIBUTO DELL’ASSOCIAZIONE ALL’ANALISI DEL PRESENTE E ALLA VISIONE DEL FUTURO DELLA CALABRIA

Amore per la propria terra, fiducia nelle istituzioni, spirito di servizio hanno guidato l’operato dell’Associazione fra gli ex Consiglieri Regionali della Calabria sin dalla sua fondazione, avvenuta il 6 maggio del 1988 allo scopo di “mantenere il vincolo che ha visto operare i Consigli Regionali per l’affermazione ed il consolidamento dell’Istituto regionale”.
A tutti gli iscritti, ai componenti gli organi sociali ed ai due Presidenti, si deve il merito di aver voluto fortemente mantenere e far crescere l’Associazione, che ha ottenuto un riconoscimento ufficiale con la Legge regionale 3/2001: al momento della nascita i componenti erano 32 e fu eletto presidente Antonino Lupoi; oggi i membri sono 103 e il Presidente, dal 1997, è Stefano Arturo Priolo.
Nei suoi 33 anni di vita l’Associazione ha visto cambiare radicalmente il contesto nazionale e quello regionale:
• la globalizzazione è entrata nelle case degli italiani con l’avvento di internet e nelle strade del Paese con l’arrivo di quote sempre più consistenti di cittadini stranieri;
• l’Europa è cresciuta, il suo potere è aumentato, ma sono aumentati anche gli stati nazionalisti e i detrattori della Comunità europea;
• agli anni del boom economico è seguita la crisi, che oggi prosegue con il Covid e che dovrebbe essere arginata con i prossimi investimenti dei fondi europei e del PNRR;
• si è bloccata la mobilità sociale verso l’alto delle nuove generazioni, ed è cresciuta la povertà, anche tra i giovani ed i minori;
• la vita media si è allungata, ma i nuovi nati sono sempre di meno (meno di 400.000 nel 2021, ennesimo record negativo);
• sul fronte delle istituzioni, si è avuta prima la spinta al federalismo, con la riforma del Titolo V della Costituzione, e poi il ricentramento verso l’alto dei poteri, la scomparsa delle province, la creazione delle città metropolitane;
• gli italiani si sono via via allontanati dalla politica e dagli appuntamenti elettorali; non fanno eccezione i calabresi, che alle recenti consultazioni regionali tenutesi a seguito della prematura scomparsa della Presidente Jole Santelli, si sono recati alle urne per il 44,6% del totale degli aventi diritto al voto.

In tutto questo periodo, l’Associazione non ha mai smesso di dare un contributo di idee alla Regione Calabria attraverso la stesura di documenti politici- programmatici di governo (l’ultimo dei quali “Rinascere” è stato consegnato ai candidati alla Presidenza alla vigilia della consultazione elettorale regionale del 2020, poi rivisto in occasione delle elezioni del 2021 e titolato “Rinascere bis”) e l’elaborazione di studi ed analisi, distinguendosi per la qualità e la quantità delle iniziative promosse e delle collaborazioni attivate con soggetti prestigiosi di livello nazionale e locale, che le hanno permesso di affrontare con analisi qualificate sia le criticità e i problemi della Regione, sia le possibili uscite in avanti per lo sviluppo futuro.
Tra quanti hanno collaborato negli anni con l’Associazione si segnalano le quattro Università calabresi, l’Associazione degli ex Parlamentari della Calabria, l’Istituto Superiore Europeo di Studi Politici, il Censis, la Svimez.
Analisi e studi che l’Associazione ha sempre voluto che fossero divulgati attraverso eventi e pubblicazioni, e dal 2007 attraverso un organo di informazione periodico “OPINIONI CALABRIA”, in modo da comunicare all’esterno un’immagine più diretta, che desse conto anche della parte “viva” della Regione, quella che crede nella possibilità di crescita.
Purtroppo in questi anni, nonostante le risorse comunitarie che sono state impiegate, la Calabria è rimasta in coda alle regioni italiane e i divari di sviluppo si sono perfino accentuati.
Denatalità e spopolamento sono i fenomeni più visibili di un territorio che non ha saputo trasformare in valore i suoi assett fondamentali, che sono l’agricoltura, il patrimonio ambientale, la cultura, il turismo.
Un territorio fortemente penalizzato dalla mancanza di collegamenti interni e con il resto del Paese, che frenano in maniera decisiva la circolazione di beni, informazioni, idee, persone, competenze; e in cui si registra la presenza consistente di un’economia criminale, che frena gli investimenti e danneggia l’immagine della Regione.

Tutti questi temi sono stati al centro delle attività dell’Associazione:
• il primo, che l’Associazione non ha mai abbandonato e che muove dal forte amore per la propria terra di tutti i componenti, è quello del riconoscimento della bellezza e dell’unicità del patrimonio storico, ambientale e culturale della Regione e della necessità di metterlo a valore. La Calabria è un tesoro a cielo aperto, in cui si trovano mare, montagne, zone collinari e siti archeologici incontaminati: intorno a questo tema ruotano le numerose analisi realizzate in collaborazione con le Università e con l’Associazione degli ex Parlamentari della Calabria sui Parchi e sulle aree protette, sul turismo sostenibile,
sul mare amico. E su questo tema ruotano gli ultimi lavori realizzati e in cantiere con la Associazione culturale Archigramma, che hanno portato alla pubblicazione della guida turistica narrata in due volumi sui “Beni culturali identitari nella città metropolitana di Reggio Calabria”, cui seguiranno nel 2022 le due guide relative, rispettivamente, alla provincia di Cosenza e a quelle di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia;
• un secondo tema, particolarmente caro alla nostra Associazione e cruciale per il futuro della Regione, è stato quello dei giovani, sviluppato negli anni mediante analisi condotte assieme al sistema universitario calabrese e, nel 2019, con uno studio apposito “Calabria Regione aperta: verso la rete dei giovani talenti” commissionato dall’Associazione e realizzato dalla Svimez.

Ulteriore ambito di riflessione, al centro della ormai pluriennale collaborazione con il CENSIS, è stato quello della crescita del territorio regionale in una prospettiva internazionale, convinti che l’Europa e il Mediterraneo costituiscano i due poli su cui si giocano gran parte delle possibilità di sviluppo economico futuro del nostro paese e della Calabria. La nostra Regione, in particolare, dovrà guardare sia all’Europa che a Sud del Mediterraneo,
con l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse disponibili, e insieme, di far fronte comune con gli altri paesi del Mediterraneo, in una logica di riequilibrio e di multipolarità degli assi verso l’Oriente e verso il Sud del mondo.

Gli investimenti previsti nei prossimi anni con il PNRR, sia quelli di valenza nazionale, quali la realizzazione del Ponte sullo Stretto, la infrastrutturazione del Porto di Gioia Tauro e l’Alta Velocità ferroviaria, che quelli prettamente regionali:

1. primo tra tutti la funzionalità ed efficienza delle Amministrazioni Locali: dalla Regione alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, alle Province, ai Comuni, per assicurare il completamento delle tante e preziose opere pubbliche iniziate e non completate, come riportate in parte nella “RELAZIONE SPECIALE – I Grandi progetti della programmazione europea 2007-2013: un bilancio d’insieme e indicazioni per il futuro”, realizzata il 23 luglio 2021 dalla Corte dei Conti – Sezione di controllo per gli Affari Comunitari ed Internazionali
2. la rinascita e ricostruzione dell’intero settore sanitario, commissariato da dieci anni ed abbandonato a sé stesso: un diritto per tutti, non un optional nell’interesse di pochi;
3. il rilancio e potenziamento dei Parchi e delle Aree protette, il prezioso e diffuso patrimonio ecologico della amata terra di Calabria;
4. un mare amico: 750 km di costa e spiagge, materia prima non solo per incrementare l’offerta turistica, ma anche – valutandone attentamente l’impatto – per produrre energia eolica mediante l’installazione di parchi eolici offshore a distanza dalla costa;
5. l’agricoltura, un settore che può e dovrà estendere le sue produzioni che si sono già affermate sia sui mercati nazionali che in Europa e provare ad ampliare produzioni tipiche che necessitano del clima mediterraneo.
Considerati nel suo insieme gli esposti e possibili investimenti, rappresentano, forse, l’ultima occasione per consentire alla Calabria di raggiungere, come parte integrante del Mezzogiorno e dell’Italia, un livello civile, sociale ed economico che la avvicini al resto del Paese.
Questa ultima occasione non può, non deve fallire: da questa convinzione è nato questo ulteriore contributo dell’Associazione, che – anche in un contesto così buio e ancora pesantemente segnato dall’emergenza sanitaria – vuole provare ancora una volta a coltivare la speranza e la convinzione della possibilità di una ripartenza positiva per il Paese e per la Calabria.

Reggio Calabria, 28 gennaio 2022


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